L’artrosi di anca e ginocchio determina un abbassamento della qualità della vita
L’impianto di una protesi con tecniche mininvasive può riportarti alla normalità

Protesi bilaterale e bifocale

Esistono nella pratica clinica di un ortopedico dei casi in cui il paziente presenta un’artrosi avanzata di anca o ginocchio sia a destra che a sinistra ed è il paziente stesso che non sa dire quale sia quella che più urgentemente vada operata. In questi casi, se il paziente gode di buone condizioni di salute, appare motivato e/o ha particolari necessità lavorative, propongo la sostituzione protesica bilaterale, ossia la sostituzione dell’anca destra e sinistra o del ginocchio destro e sinistro in un unico intervento.
Il vantaggio di una sostituzione protesica bilaterale è quello di poter risolvere in maniera definitiva il problema con un unico intervento, un unico ricovero e un’unica riabilitazione.

 

Intervento di protesi di anca bilaterale in contemporanea

Applicando la tecnica mininvasiva alla chirurgia protesica d’anca è possibile eseguire l’intervento su due anche contemporaneamente.

Queste vengono fatte una dopo l’altra nello stesso tempo chirurgico ma solo dopo un accurato studio anestesiologico pre-chirurgico. Il valore dell’Emoglobina del paziente deve essere sopra i 13g/dl e le condizioni di salute devono essere ottimali.

L’intervento completo solitamente dura circa 2 ore e le indicazioni post-chirurgiche non variano rispetto alla sostituzione protesica di una sola anca. La differenza sarà solo nell’aumentata durata della degenza e della riabilitazione.

È un intervento che eseguiamo principalmente su pazienti giovani (50-60 anni), attivi lavorativamente e fortemente motivati.


Caso clinico di paziente di 54 anni, in piena attività lavorativa, con artrosi dell’anca bilaterale di uguale gravità: nella prima foto la radiografia sotto carico delle anche, nella seconda foto il planning pre-operatorio, nella terza foto la radiografia del controllo post-operatorio

 

Intervento di protesi di ginocchio bilaterale in contemporanea

Le caratteristiche del paziente candidato alla protesi totale bilaterale di ginocchio sono più o meno le stesse che richiediamo per l’intervento di protesi d’anca bilaterale.

Quindi paziente giovane, lavoratore, motivato psicologicamente.


Discorso lievemente diverso per quanto riguarda la protesi monocompartimentale bilaterale: essendo le protesi monocompartimentali degli impianti di per se poco invasivi e associandoli nel nostro caso all’approccio chirurgico mininvasivo, è possibile sottoporre a quest’intervento anche soggetti più in là con l’età e con meno richieste funzionali.


Caso clinico di paziente di 64 anni, con artrosi mediale bilaterale delle ginocchia di uguale gravità: nella prima foto la radiografia sotto carico delle ginocchia, nella seconda foto la radiografia del controllo post-operatorio.

 

Protesi bifocale

Così come avviene per l’artrosi bilaterale, nella nostra pratica clinica, alcuni pazienti presentano contemporaneamente un’artrosi avanzata di anca e ginocchio con dolore invalidante e impotenza funzionale delle due articolazioni. Anche in questi casi, se il paziente gode di buone condizioni di salute, è motivato psicologicamente e/o ha particolari necessità lavorative, propongo la sostituzione protesica bifocale, ossia la sostituzione di un’anca e un ginocchio in un unico intervento.

Il vantaggio di una sostituzione protesica bifocale è quello di poter risolvere in maniera definitiva il problema con un unico intervento, un unico ricovero e un’unica riabilitazione, così come avviene nella sostituzione bilaterale.

In questi casi viene sempre effettuata la protesi d’anca prima di quella del ginocchio.

Esistono casi in cui sostituiamo anca e ginocchio dello stesso lato e casi in cui sostituiamo anca destra e ginocchio sinistro o viceversa.

Il recupero e la degenza saranno lievemente più lunghi, ma a lungo termine saranno interventi con un risultato sovrapponibile a quelli eseguiti in due tempi.

Recensioni dei pazienti

Federico Mela - MioDottore.it

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